Canne della Battaglia
La storia della collina di Canne e delle aree circostanti cominciò in epoca preistorica come testimoniano i resti di fondi di capanne, tombe a fossa ed urne dell'età del Ferro; nei secoli successivi si sviluppò un villaggio Apulo, in cui resti più cospicui sono inquadrabili in un arco di tempo che va dal VI al IV sec. a.C. In epoca romana fu emporio fluviale per le merci canosine e certamente "Vicus" (villaggio) della stessa Canosa. Dopo la nota battaglia del 216 a.C. iniziò un lento declino per Canne che nell'Alto Medioevo visse all'ombra di Canosa la quale, almeno fin dal IV sec. d.C., fu sede di una delle più antiche diocesi d'Italia. Probabilmente dopo la distruzione di quest’ultima ad opera dei Saraceni nell'872 ritornò ad acquisire rilievo storico tant’è che nel 1100 fu sede episcopale e Vescovo colui che sarebbe stato S. Ruggiero, patrono di Barletta. Il massimo splendore, però, lo ebbe nel periodo del governo bizantino, così come si rileva dalla fiorente circolazione monetaria evidenziata dal ritrovamento di un tesoretto di ben 760 monete emesse da Basilio I e da Romano II nel IX e nel X sec. d.C., dal ritrovamento di ceramiche e da numerosi documenti d'archivio.
Durante l'Emirato di Bari (840-870) fu uno dei 24 castelli in possesso dell'emiro Mufarrag, per tornare bizantina dopo la riconquista dell'imperatore Basilio I (876). Nel 1101 Canne diventa civitas, ricca di chiese, l'Episcopio e la Cattedrale, altri monasteri, strictulae, plateae, forni e molendina (mulini), intorno a cui si svolge l'attività quotidiana.
Nel 1083 ne presero possesso della cittadella i Normanni e venne, poi, parzialmente distrutta da Roberto il Guiscardo costringendo parecchi abitanti a trovare rifugio a Barletta.
La vita di Canne proseguì fino al 1300 circa, epoca in cui è ancora attestata l'esistenza di un vescovado. Nel 1303 il territorio di Canne veniva annesso a quello di Barletta e nel 1456 terminò di esistere anche il titolo episcopale che si unì a quello di Barletta e Nazareth. Cessavano così, definitivamente sia la vita civile che quella religiosa della cittadella le cui rovine, nel tempo, furono lentamente coperte dalla natura che se ne impossessò ricoprendola di vegetazione fino alla sua riscoperta nel XX secolo.
⇒ La Cittadella
⇒ L'Antiquarium
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